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EVENTI
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Allegati |
20-28 novembre 2010
Cella in piazza in Abruzzo e Molise
Anche a Chieti e a Vasto viene promossa l'iniziativa "Una Cella in piazza" con l'allestimento della "cella" per sensibilizzare il problema dei detenuti che versano in condizione critiche all'interno dei penitenziari.
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22 ottobre 2010
Una cella in piazza - Bologna
Un cella di nemmeno 14 metri quadrati «trasferita» nel pieno di centro di Bologna, Piazza Re Enzo, simbolo dell’emergenza carceri resi invivibili dal sovraffolamento e poco sicuri per la carenza di personale penitenziario.
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24 settembre 2010
Sit-in a Roma, Palazzo del Parlamento
sit-in fatto a Roma davanti al Palazzo del Parlamento per porre l'attenzione sulla questione carceraria.
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3-5 settembre 2010
Una “Cella in Mostra”, perché i cittadini possano vedere come si vive oggi in carcere
l'allestimento della "cella" in occasione del Festival del Cinema a Venezia, sempre per sensibilizzare il problema dei detenuti che versano in condizione critiche all'interno dei penitenziari.
Questa manifestazione è stata fatta dal 3 al 5 settembre al Lido di Venezia sia dalla Conferenza Regionale del Veneto che dall'associazione Granello di Senape.
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21-23 agosto 2010
Ancona: una cella in piazza
"UNA CELLA IN PIAZZA": ad Ancona dal 21 al 23 agosto manifestazione per la sensibilizzazione sui temi della giustizia. La cella, realizzata da alcuni detenuti del carcere di Verona, è stata allestita ad Ancona in piazza Roma per lanciare un segnale alla cittadinanza e agli organi di governo sulle preoccupanti condizioni di detenzione nei penitenziari italiani.
Rassegna stampa:
Articolo GOMARCHE.IT | Articolo ANSA | Articolo n.1 ILRESTODELCARLINO.IT | Articolo n.2 ILRESTODELCARLINO.IT | Articolo RISTRETTI ORIZZONTI | Articolo VIVEREANCONA | Articolo CORRIERE ADRIATICO | Articolo n.1 IL MESSAGGERO | Articolo n.2 IL MESSAGGERO
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9-27 agosto 2010
Palermo. Nuovissimo Cinemissimo Paradisissimo
Nuovissimo Cinemissimo Paradisissimo è il titolo del cineforum organizzato dai volontari del Centro Padre Nostro (capofila della Conferenza Regionale Volontariato Giustizia Sicilia) grazie alla disponibilità della direttrice della Casa Circondariale "Pagliarelli", d.ssa Francesca Vazzana, e alla preziosa collaborazione della polizia penitenziaria.
Tutto ciò per regalare due ore di svago e relax a coloro che, spesso, sono costretti a vivere reclusi in condizioni disumane: un piccolo segno per sorridere alla vita guardando le stelle.
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15 luglio 2010
Mostra fotografica organizzata dalla CRVG Ligure sulla condizione carceraria
Dal 15 luglio i volontari aderenti alle associazioni della CRVG Liguria hanno iniziato ad entrare in carcere con una fascia nera al braccio in segno di solidarietà con i detenuti, e per evidenziare il problema del sovraffolamento, che sta raggiungendo nelle nostre case circondariali livelli da paura.
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3-4 giugno 2010
Convegno Ancona - Ricomincio da dentro a dieci anni dal Nuovo Regolamento Penitenziario
Convegno sul sistema della giustizia dal litolo "Ricomincio da dentro" a dieci anni dal Nuovo Regolamento Penitenziario.
La presidente CNVG,Elisabetta Laganà, che ha presieduto il convegno ne è stata anche il coordinatore tecnivo-scientifico.
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13-14 Maggio 2010
Congresso Nazionale di Psichiatria Democratica
Pubblicato l'intervento del presidente della Conferenza, Elisabetta Laganà al Congresso Nazionale di Psichiatria Democratica, tenuto a Roma, Palazzo Valentini (Via IV Novembre 119/A) "Sala Di Liegro".
Per informazioni sul congresso potrete linkare il seguente sito web di psichiatria democratica
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18 marzo 2010
Visita presso il penitenziario di Bollate (MI)
La presidentessa della Conferenza, Elisabetta Laganà, e la segretaria generale, Anna Pia Saccomandi, sono state invitate presso il penitenziario di Bollate dalla Dr.ssa Lucia Castellano, direttrice del carcere, impegnata da anni nel sostenere l'azione del volontariato nei penitenziari.
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9/13 febbraio 2010
TRIESTE 2010: che cos'é
La Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia è stata invitata al convegno internazionale sulla salute mentale tenutosi a Trieste. In assenza della presidentessa, d.ssa Elisabetta Laganà, ha partecipato la segretaria generale, Annapia Saccomandi.
Per saperne di più www.trieste2010.net
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4 febbraio 2010
Strada Facendo 4
Evento organizzato da LIBERA sulla sensibilizzazione sociale
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29 gennaio 2010
Visita alla Casa Madre del Perdono
La presidentessa della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Elisabetta Laganà, e la segretaria generale, Anna Pia Saccomandi, in visita presso la Casa Madre del Perdono (inaugurata l'11 luglio 2008), che accoglie da anni detenuti comuni non tossicodipendenti, sviluppando un progetto educativo con l’obiettivo di rimuovere le cause che rendono la persona propensa ad
atteggiamenti, sentimenti e atti criminosi.
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14 novembre 2009
Convegno ANVP PACA-CORSE - Le Cannet des Maures - Provenza (FR)
Partecipazione al convegno interregionale annuale di formazione dell’ANVP (Associazione Nazionale dei Visitatori in Prigione) PACA CORSE, su invito dei colleghi francesi.
La motivazione dell’invito e della nostra partecipazione era confermare la volontà di costruire la Conferenza Europea Volontariato Giustizia.
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31 ottobre 2009
Conferenza Stampa - Sovraffollamento carcerario: le alternative possibili
Nella Sala del Mappamondo presso la Camera dei Deputati a Roma, la Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, che comprende 8 organismi nazionali e 18 Conferenze Regionali, ha tenuto una Conferenza Stampa sul “Sovraffollamento carcerario: le alternative possibili”.
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16-18 settembre 2009
O acompanhar na desinstitucionalização
La presidentessa, Elisabetta Laganà, interviene al convegno "O acompanhar na desinstitucionalização" tenutosi a San Paolo del Brasile.
Leggi il 37º Boletim da Pastoral Carcerária Nacional/CNBB
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25 aprile 2012
II marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Adesione della CNVG alla Marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
La Conferenza esprime preoccupazione per la gravità dell’attuale sovraffollamento delle carceri, che si traduce in un ostacolo all’attuazione del percorso rieducativo dei detenuti e, più in generale, alla realizzazione dei loro diritti fondamentali, e si unisce alle preoccupazioni espresse ormai da tempo da eminenti figure costituzionali.
Anche ultimamente, Alfonso Quaranta, Presidente della Corte Costituzionale, ha dichiarato che “Il sovraffollamento è inaccettabile, ma la situazione del carcere nel suo complesso è “gravissima” e deve diventare a tutti gli effetti una priorità politica perché il sistema, così com’è, non garantisce la “salvaguardia dei diritti umani” ma è indegno di un Paese civile”.
Noi ci siamo. Ci siamo sempre stati, quando si trattava di attivarsi per una mobilitazione e protesta pacifica, per tenere accesa la fiaccola della ragione e non spegnere il faro sulla situazione delle carceri. Vorremmo che questa marcia fosse un forte richiamo alla politica affinché cambi passo per garantire la legalità costituzionale.
Di depenalizzazione e decarcerizzazione si parla da molto tempo, ma le cose sono andate molto diversamente. Ora è necessario spegnere l’incendio di illegalità delle carceri italiane. Lo stesso Presidente Napolitano, lo scorso anno, ha affermato che sul problema delle carceri la politica deve trovare soluzioni “non escludendo pregiudizialmente nessuna ipotesi che possa rendersi necessaria”.
Marceremo quindi, insieme ai tanti partecipanti, per difendere l’art. 27 della Costituzione, per chiedere una rapida adozione di misure che possano riformare l’attuale situazione di disagio dovuta al sovraffollamento delle carceri, perché lo spirito e la tenacia con cui i Radicali, e tanti altri insieme a noi, conducono le battaglie per le condizioni delle carceri italiane ed i diritti umani non vanno lasciati marciare da soli.
Il Presidente
Elisabetta Laganà
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25 aprile 2012
II marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Adesione della CNVG alla Marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Lo scandalo delle nostre carceri, in costante e palese contrasto con la nostra Costituzione, con il diritto europeo e internazionale, richiede da tempo interventi strutturali, conformi alle dichiarazioni, convenzioni, trattati a tutela dei diritti fondamentali dell’Uomo.
La Conferenza esprime preoccupazione per la gravità dell’attuale sovraffollamento delle carceri, che si traduce in un ostacolo all’attuazione del percorso rieducativo dei detenuti e, più in generale, alla realizzazione dei loro diritti fondamentali, e si unisce alle preoccupazioni espresse ormai da tempo da eminenti figure costituzionali.
Anche ultimamente, Alfonso Quaranta, Presidente della Corte Costituzionale, ha dichiarato che “Il sovraffollamento è inaccettabile, ma la situazione del carcere nel suo complesso è “gravissima” e deve diventare a tutti gli effetti una priorità politica perché il sistema, così com’è, non garantisce la “salvaguardia dei diritti umani” ma è indegno di un Paese civile”.
Noi ci siamo. Ci siamo sempre stati, quando si trattava di attivarsi per una mobilitazione e protesta pacifica, per tenere accesa la fiaccola della ragione e non spegnere il faro sulla situazione delle carceri. Vorremmo che questa marcia fosse un forte richiamo alla politica affinché cambi passo per garantire la legalità costituzionale.
Di depenalizzazione e decarcerizzazione si parla da molto tempo, ma le cose sono andate molto diversamente. Ora è necessario spegnere l’incendio di illegalità delle carceri italiane. Lo stesso Presidente Napolitano, lo scorso anno, ha affermato che sul problema delle carceri la politica deve trovare soluzioni “non escludendo pregiudizialmente nessuna ipotesi che possa rendersi necessaria”.
Marceremo quindi, insieme ai tanti partecipanti, per difendere l’art. 27 della Costituzione, per chiedere una rapida adozione di misure che possano riformare l’attuale situazione di disagio dovuta al sovraffollamento delle carceri, perché lo spirito e la tenacia con cui i Radicali, e tanti altri insieme a noi, conducono le battaglie per le condizioni delle carceri italiane ed i diritti umani non vanno lasciati marciare da soli.
Il Presidente
Elisabetta Laganà
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25 aprile 2012
II marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Adesione della CNVG alla Marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Lo scandalo delle nostre carceri, in costante e palese contrasto con la nostra Costituzione, con il diritto europeo e internazionale, richiede da tempo interventi strutturali, conformi alle dichiarazioni, convenzioni, trattati a tutela dei diritti fondamentali dell’Uomo.
La Conferenza esprime preoccupazione per la gravità dell’attuale sovraffollamento delle carceri, che si traduce in un ostacolo all’attuazione del percorso rieducativo dei detenuti e, più in generale, alla realizzazione dei loro diritti fondamentali, e si unisce alle preoccupazioni espresse ormai da tempo da eminenti figure costituzionali.
Anche ultimamente, Alfonso Quaranta, Presidente della Corte Costituzionale, ha dichiarato che “Il sovraffollamento è inaccettabile, ma la situazione del carcere nel suo complesso è “gravissima” e deve diventare a tutti gli effetti una priorità politica perché il sistema, così com’è, non garantisce la “salvaguardia dei diritti umani” ma è indegno di un Paese civile”.
Noi ci siamo. Ci siamo sempre stati, quando si trattava di attivarsi per una mobilitazione e protesta pacifica, per tenere accesa la fiaccola della ragione e non spegnere il faro sulla situazione delle carceri. Vorremmo che questa marcia fosse un forte richiamo alla politica affinché cambi passo per garantire la legalità costituzionale.
Di depenalizzazione e decarcerizzazione si parla da molto tempo, ma le cose sono andate molto diversamente. Ora è necessario spegnere l’incendio di illegalità delle carceri italiane. Lo stesso Presidente Napolitano, lo scorso anno, ha affermato che sul problema delle carceri la politica deve trovare soluzioni “non escludendo pregiudizialmente nessuna ipotesi che possa rendersi necessaria”.
Marceremo quindi, insieme ai tanti partecipanti, per difendere l’art. 27 della Costituzione, per chiedere una rapida adozione di misure che possano riformare l’attuale situazione di disagio dovuta al sovraffollamento delle carceri, perché lo spirito e la tenacia con cui i Radicali, e tanti altri insieme a noi, conducono le battaglie per le condizioni delle carceri italiane ed i diritti umani non vanno lasciati marciare da soli.
Il Presidente
Elisabetta Laganà
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25 aprile 2012
II marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Adesione della CNVG alla Marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Lo scandalo delle nostre carceri, in costante e palese contrasto con la nostra Costituzione, con il diritto europeo e internazionale, richiede da tempo interventi strutturali, conformi alle dichiarazioni, convenzioni, trattati a tutela dei diritti fondamentali dell’Uomo.
La Conferenza esprime preoccupazione per la gravità dell’attuale sovraffollamento delle carceri, che si traduce in un ostacolo all’attuazione del percorso rieducativo dei detenuti e, più in generale, alla realizzazione dei loro diritti fondamentali, e si unisce alle preoccupazioni espresse ormai da tempo da eminenti figure costituzionali.
Anche ultimamente, Alfonso Quaranta, Presidente della Corte Costituzionale, ha dichiarato che “Il sovraffollamento è inaccettabile, ma la situazione del carcere nel suo complesso è “gravissima” e deve diventare a tutti gli effetti una priorità politica perché il sistema, così com’è, non garantisce la “salvaguardia dei diritti umani” ma è indegno di un Paese civile”.
Noi ci siamo. Ci siamo sempre stati, quando si trattava di attivarsi per una mobilitazione e protesta pacifica, per tenere accesa la fiaccola della ragione e non spegnere il faro sulla situazione delle carceri. Vorremmo che questa marcia fosse un forte richiamo alla politica affinché cambi passo per garantire la legalità costituzionale.
Di depenalizzazione e decarcerizzazione si parla da molto tempo, ma le cose sono andate molto diversamente. Ora è necessario spegnere l’incendio di illegalità delle carceri italiane. Lo stesso Presidente Napolitano, lo scorso anno, ha affermato che sul problema delle carceri la politica deve trovare soluzioni “non escludendo pregiudizialmente nessuna ipotesi che possa rendersi necessaria”.
Marceremo quindi, insieme ai tanti partecipanti, per difendere l’art. 27 della Costituzione, per chiedere una rapida adozione di misure che possano riformare l’attuale situazione di disagio dovuta al sovraffollamento delle carceri, perché lo spirito e la tenacia con cui i Radicali, e tanti altri insieme a noi, conducono le battaglie per le condizioni delle carceri italiane ed i diritti umani non vanno lasciati marciare da soli.
Il Presidente
Elisabetta Laganà
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25 aprile 2012
II marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Adesione della CNVG alla Marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Lo scandalo delle nostre carceri, in costante e palese contrasto con la nostra Costituzione, con il diritto europeo e internazionale, richiede da tempo interventi strutturali, conformi alle dichiarazioni, convenzioni, trattati a tutela dei diritti fondamentali dell’Uomo.
La Conferenza esprime preoccupazione per la gravità dell’attuale sovraffollamento delle carceri, che si traduce in un ostacolo all’attuazione del percorso rieducativo dei detenuti e, più in generale, alla realizzazione dei loro diritti fondamentali, e si unisce alle preoccupazioni espresse ormai da tempo da eminenti figure costituzionali.
Anche ultimamente, Alfonso Quaranta, Presidente della Corte Costituzionale, ha dichiarato che “Il sovraffollamento è inaccettabile, ma la situazione del carcere nel suo complesso è “gravissima” e deve diventare a tutti gli effetti una priorità politica perché il sistema, così com’è, non garantisce la “salvaguardia dei diritti umani” ma è indegno di un Paese civile”.
Noi ci siamo. Ci siamo sempre stati, quando si trattava di attivarsi per una mobilitazione e protesta pacifica, per tenere accesa la fiaccola della ragione e non spegnere il faro sulla situazione delle carceri. Vorremmo che questa marcia fosse un forte richiamo alla politica affinché cambi passo per garantire la legalità costituzionale.
Di depenalizzazione e decarcerizzazione si parla da molto tempo, ma le cose sono andate molto diversamente. Ora è necessario spegnere l’incendio di illegalità delle carceri italiane. Lo stesso Presidente Napolitano, lo scorso anno, ha affermato che sul problema delle carceri la politica deve trovare soluzioni “non escludendo pregiudizialmente nessuna ipotesi che possa rendersi necessaria”.
Marceremo quindi, insieme ai tanti partecipanti, per difendere l’art. 27 della Costituzione, per chiedere una rapida adozione di misure che possano riformare l’attuale situazione di disagio dovuta al sovraffollamento delle carceri, perché lo spirito e la tenacia con cui i Radicali, e tanti altri insieme a noi, conducono le battaglie per le condizioni delle carceri italiane ed i diritti umani non vanno lasciati marciare da soli.
Il Presidente
Elisabetta Laganà
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II marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Adesione della CNVG alla Marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Lo scandalo delle nostre carceri, in costante e palese contrasto con la nostra Costituzione, con il diritto europeo e internazionale, richiede da tempo interventi strutturali, conformi alle dichiarazioni, convenzioni, trattati a tutela dei diritti fondamentali dell’Uomo.
La Conferenza esprime preoccupazione per la gravità dell’attuale sovraffollamento delle carceri, che si traduce in un ostacolo all’attuazione del percorso rieducativo dei detenuti e, più in generale, alla realizzazione dei loro diritti fondamentali, e si unisce alle preoccupazioni espresse ormai da tempo da eminenti figure costituzionali.
Anche ultimamente, Alfonso Quaranta, Presidente della Corte Costituzionale, ha dichiarato che “Il sovraffollamento è inaccettabile, ma la situazione del carcere nel suo complesso è “gravissima” e deve diventare a tutti gli effetti una priorità politica perché il sistema, così com’è, non garantisce la “salvaguardia dei diritti umani” ma è indegno di un Paese civile”.
Noi ci siamo. Ci siamo sempre stati, quando si trattava di attivarsi per una mobilitazione e protesta pacifica, per tenere accesa la fiaccola della ragione e non spegnere il faro sulla situazione delle carceri. Vorremmo che questa marcia fosse un forte richiamo alla politica affinché cambi passo per garantire la legalità costituzionale.
Di depenalizzazione e decarcerizzazione si parla da molto tempo, ma le cose sono andate molto diversamente. Ora è necessario spegnere l’incendio di illegalità delle carceri italiane. Lo stesso Presidente Napolitano, lo scorso anno, ha affermato che sul problema delle carceri la politica deve trovare soluzioni “non escludendo pregiudizialmente nessuna ipotesi che possa rendersi necessaria”.
Marceremo quindi, insieme ai tanti partecipanti, per difendere l’art. 27 della Costituzione, per chiedere una rapida adozione di misure che possano riformare l’attuale situazione di disagio dovuta al sovraffollamento delle carceri, perché lo spirito e la tenacia con cui i Radicali, e tanti altri insieme a noi, conducono le battaglie per le condizioni delle carceri italiane ed i diritti umani non vanno lasciati marciare da soli.
Il Presidente
Elisabetta Laganà
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II marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Adesione della CNVG alla Marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Lo scandalo delle nostre carceri, in costante e palese contrasto con la nostra Costituzione, con il diritto europeo e internazionale, richiede da tempo interventi strutturali, conformi alle dichiarazioni, convenzioni, trattati a tutela dei diritti fondamentali dell’Uomo.
La Conferenza esprime preoccupazione per la gravità dell’attuale sovraffollamento delle carceri, che si traduce in un ostacolo all’attuazione del percorso rieducativo dei detenuti e, più in generale, alla realizzazione dei loro diritti fondamentali, e si unisce alle preoccupazioni espresse ormai da tempo da eminenti figure costituzionali.
Anche ultimamente, Alfonso Quaranta, Presidente della Corte Costituzionale, ha dichiarato che “Il sovraffollamento è inaccettabile, ma la situazione del carcere nel suo complesso è “gravissima” e deve diventare a tutti gli effetti una priorità politica perché il sistema, così com’è, non garantisce la “salvaguardia dei diritti umani” ma è indegno di un Paese civile”.
Noi ci siamo. Ci siamo sempre stati, quando si trattava di attivarsi per una mobilitazione e protesta pacifica, per tenere accesa la fiaccola della ragione e non spegnere il faro sulla situazione delle carceri. Vorremmo che questa marcia fosse un forte richiamo alla politica affinché cambi passo per garantire la legalità costituzionale.
Di depenalizzazione e decarcerizzazione si parla da molto tempo, ma le cose sono andate molto diversamente. Ora è necessario spegnere l’incendio di illegalità delle carceri italiane. Lo stesso Presidente Napolitano, lo scorso anno, ha affermato che sul problema delle carceri la politica deve trovare soluzioni “non escludendo pregiudizialmente nessuna ipotesi che possa rendersi necessaria”.
Marceremo quindi, insieme ai tanti partecipanti, per difendere l’art. 27 della Costituzione, per chiedere una rapida adozione di misure che possano riformare l’attuale situazione di disagio dovuta al sovraffollamento delle carceri, perché lo spirito e la tenacia con cui i Radicali, e tanti altri insieme a noi, conducono le battaglie per le condizioni delle carceri italiane ed i diritti umani non vanno lasciati marciare da soli.
Il Presidente
Elisabetta Laganà
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II marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Adesione della CNVG alla Marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà
Lo scandalo delle nostre carceri, in costante e palese contrasto con la nostra Costituzione, con il diritto europeo e internazionale, richiede da tempo interventi strutturali, conformi alle dichiarazioni, convenzioni, trattati a tutela dei diritti fondamentali dell’Uomo.
La Conferenza esprime preoccupazione per la gravità dell’attuale sovraffollamento delle carceri, che si traduce in un ostacolo all’attuazione del percorso rieducativo dei detenuti e, più in generale, alla realizzazione dei loro diritti fondamentali, e si unisce alle preoccupazioni espresse ormai da tempo da eminenti figure costituzionali.
Anche ultimamente, Alfonso Quaranta, Presidente della Corte Costituzionale, ha dichiarato che “Il sovraffollamento è inaccettabile, ma la situazione del carcere nel suo complesso è “gravissima” e deve diventare a tutti gli effetti una priorità politica perché il sistema, così com’è, non garantisce la “salvaguardia dei diritti umani” ma è indegno di un Paese civile”.
Noi ci siamo. Ci siamo sempre stati, quando si trattava di attivarsi per una mobilitazione e protesta pacifica, per tenere accesa la fiaccola della ragione e non spegnere il faro sulla situazione delle carceri. Vorremmo che questa marcia fosse un forte richiamo alla politica affinché cambi passo per garantire la legalità costituzionale.
Di depenalizzazione e decarcerizzazione si parla da molto tempo, ma le cose sono andate molto diversamente. Ora è necessario spegnere l’incendio di illegalità delle carceri italiane. Lo stesso Presidente Napolitano, lo scorso anno, ha affermato che sul problema delle carceri la politica deve trovare soluzioni “non escludendo pregiudizialmente nessuna ipotesi che possa rendersi necessaria”.
Marceremo quindi, insieme ai tanti partecipanti, per difendere l’art. 27 della Costituzione, per chiedere una rapida adozione di misure che possano riformare l’attuale situazione di disagio dovuta al sovraffollamento delle carceri, perché lo spirito e la tenacia con cui i Radicali, e tanti altri insieme a noi, conducono le battaglie per le condizioni delle carceri italiane ed i diritti umani non vanno lasciati marciare da soli.
Il Presidente
Elisabetta Laganà
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