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17/09/2010

Cosa si vede da una cella?

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Una cella in piazza: perché i cittadini possano vedere con i propri occhi come si vive oggi in carcere.

Brescia, domenica 19 e lunedì 20 settembre 2010 – Piazza Loggia – dalle ore 9.00 alle ore 18.00

Iniziativa promossa dall’Ufficio del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Brescia , dalle Associazioni di Volontariato “Carcere e Territorio “ Onlus e dal Vol.Ca. con il patrocinio del Comune di Brescia.

“Nella cella di 7 mq ci sono 3 uomini, 6 armadietti, 3 sgabelli, e un tavolino mobile.
Il bagno-cucina annesso misura 4 mq e contiene: water, lavandino, piano cottura, armadietto per alimenti.
Questo è lo spazio in cui sopravvivono, per 20 e anche 22 ore al giorno, per 365 giorni l’anno, gli oltre 68.000 detenuti rinchiusi nelle carceri italiane (a fronte di una capienza definita regolamentare di 43.00).”
Quanto descritto, già di per se invivibile, si aggrava e raggiunge livelli intollerabili, a seguito del sovraffollamento cronico di cui soffrono i 206 istituti di pena del territorio nazionale. Si consideri che nella cella sopra descritta si arrivano ad “ospitare” fino a 7/8 persone, costringendole a turnazioni per sgranchire le gambe e per la consumazione dei pasti.

Uno spazio che è stato ricostruito fedelmente dai detenuti e dai volontari della Conferenza Regionale del Volontariato Giustizia del Veneto.

Nelle giornate di domenica e lunedì, 19 e 20 settembre, dalle ore 9.00 alle ore 18.00, la cittadinanza potrà “visitare” una cella standard e provare direttamente, anche se per solo pochi minuti, le condizioni di vita delle carceri italiane.

I disagi legati al sovraffollamento si vanno aggravando alla luce della carenza del personale di Polizia Penitenziaria, da tempo sotto organico e tutto ciò rende sempre più difficile, se non impossibile, l’azione di rieducazione e reinserimento che la Costituzione Italiana riconosce alla detenzione il cui scopo primario non è e non deve essere punitivo e lesivo dei diritti individuali, ma tendere alla rieducazione del condannato.

Dati relativi alle carceri cittadine:

Casa Circondariale di Canton Mombello (al 31-7-2010)
Capienza regolamentare 204
Capienza tollerabile 298
Presenze reali 520
Agenti di Polizia previsti 364
Agenti di Polizia realmente in servizio 258
Educatori previsti 6
Educatori in servizio 3
Detenuti con sentenza definitiva 100 su 520
Detenuti in attesa di I° grado di Giudizio 190 su 520
Detenuti tossicodipendenti 160

Casa di Reclusione di Verziano (al 31-7-2010)
Capienza regolamentare 71
Capienza tollerabile 120
Presenze reali 120
Agenti di Polizia previsti 100
Agenti di Polizia realmente in servizio 70
Educatori previsti 3
Educatori in servizio 2
Detenuti con sentenza definitiva 100 su 120
Detenuti tossicodipendenti 30

Dal Dossier “Morire in carcere” dell’anno 2010:
dall’inizio dell’anno:
- 37 detenuti si sono impiccati
- 5 si sono suicidati inalando gas
- 1 è morto per essersi tagliato la gola
- 1 è morto avvelenandosi con farmaci
- 81 sono morti per malattia o cause in via i accertamento

FERMIAMO QUESTA STRAGE!!!

Allegato - Locandina



 

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