COMUNICATO STAMPA

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29/09/2010

Veneto

Ancora un suicidio nelle carceri venete


La Conferenza regionale Volontariato Giustizia del Veneto denuncia con grande angoscia l'ennesimo suicidio nella nostra regione. Noi non siamo in grado di dire se ci siano responsabilità particolari rispetto a questo suicidio, ci poniamo però alcune domande: perché, nonostante le morti in carcere abbiano raggiunto da tempo livelli intollerabili in una società civile, notiamo una assenza di risposte da parte delle istituzioni, a cominciare dal Ministero della Giustizia per arrivare alla nostra Regione, dove addirittura si tagliano i fondi per finanziare le attività socioeducative svolte dal volontariato e dal terzo settore? Ma anche al Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria (PRAP) chiediamo quanto stia vigilando sull'applicazione delle circolari del DAP, soprattutto le ultime che stabiliscono un'attenzione particolare ai detenuti nuovi giunti, con misure speciali, e aperture significative alle attività del volontariato, che possono essere messe in atto facilitando gli ingressi per colloqui, corsi, iniziative, e prolungando la permanenza dei volontari negli istituti addirittura fino alle 18.30. In particolare, per il carcere di Belluno, chiediamo alla direzione di permettere a volontari, soprattutto associati, di entrare per colloqui di sostegno, perché da tempo segnaliamo grandi difficoltà che il volontariato incontra per vedere riconosciuto il suo ruolo.
È sicuramente vero che il sovraffollamento è il primo responsabile del profondo disagio che le carceri stanno vivendo, ma solo con l'impegno ed il contributo di tutti, mettendo a frutto le risorse disponibili del territorio, si può pensare di provare ad arginare questo stillicidio di vite.

Maurizio Mazzi
Presidente CRVG Veneto
 

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