COMUNICATO STAMPA

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17/07/2010

Padova

Un’ennesima morte in carcere


Nella casa di reclusione Due Palazzi di Padova è stato trovato morto ieri notte un ragazzo marocchino di 39 anni. In attesa di conoscere le cause del decesso rimaniamo sbigottiti perché si tratta della quarta morte in pochi mesi nella casa di reclusione. Giusto Ieri avevamo chiesto al Magistrato di Sorveglianza di verificare la necessità di tenere chiuse le porte blindate la notte che, con questo caldo ed il sovraffollamento insostenibile, rendono la vita ancora più dura. Tutto il volontariato italiano, impegnato in ambito giustizia, da alcune settimane è in mobilitazione per chiedere maggior rispetto e attenzione alle condizioni di vita della popolazione ristretta. Chiediamo al Provveditore Regionale di verificare, in tutte le strutture penitenziarie che ricadono sotto la sua responsabilità, la corretta applicazione delle recenti circolari del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria del Ministero di Giustizia che chiedono maggiori possibilità di usufruire di spazi aperti, di incontri con i familiari con possibilità di telefonare anche a cellulari e di incentivazione del volontariato perché aumenti la sua presenza nelle strutture, anche fino alle ore 18.00. Purtroppo per quasi tutte le carceri venete non ci risulta la corretta applicazione delle misure previste; nelle carceri di Belluno e Treviso il volontariato viene addirittura scoraggiato. Lo stillicidio continuo delle morti in carcere e lo stato di abbandono e inciviltà in cui versano, richiedono a tutti segni concreti di responsabilità. Per questo e per tutta l’estate il volontariato veneto sarà presente in carcere ma anche nelle piazze per far sentire il proprio disagio e le proposte alternative che da tempo sta praticando quotidianamente.

Il responsabile
conferenza regionale volontariato giustizia del veneto
Maurizio Mazzi
 

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